Armonizzare il paesaggio urbano di Roma, si può fare!

Roma, ripensare in grande il futuro dei territori

Migliorare la qualità degli spazi verdi e urbani in poche semplici mosse, prendendo spunto dal manuale operativo per l’arredo urbano ed il paesaggio di Milano.

di FAI LA STORIA

Arriva da Milano un’idea molto interessante per rendere la città più bella, vivibile, armonica ed ordinata. Attraverso azioni di riqualificazione e valorizzazione degli ambiti cittadini pubblici, dei giardini, dei parchi, delle piazze, dei sagrati, delle aree pedonali, dei monumenti cittadini, secondo criteri di funzionalità, armonia ed eleganza, è possibile rigenerare e mantenere una identità ben precisa.

Con questo scopo Il Comune di Milano ha elaborato insieme all’ordine degli architetti della città un “Manuale Operativo per l’Arredo Urbano” sviluppato secondo una visione detta “Urban Care”.

Cos’è Urban Care*:

Il nuovo concetto di Urban Care, rispetto a quello consolidato di Arredo Urbano, risponde alla necessità di un rinnovato rapporto tra Amministrazione, Cittadino e spazio pubblico. Urban Care nasce da azioni mirate, quindi attive e ripetibili, per dare continua attenzione al territorio.

L’Arredo Urbano è invece solitamente percepito come semplice investimento occasionale.

La città è un sistema complesso fatto di strutture, spazi e fattori ambientali di natura climatica e sensoriale che, assieme al corredo di oggetti che li definiscono, vanno a relazionarsi nella collettività della scena urbana.

L’obiettivo generale di Urban Care è perseguibile attraverso le quattro azioni strategiche del Semplificare, Ordinare, Coordinare, Ripensare.

Semplificare l’immagine della città, attraverso la redazione di un manuale degli oggetti (dotazioni) presenti nell’ambiente urbano. La selezione consentirà di eliminare le tipologie ridondanti definendo anche come poter disporre al meglio di quelle selezionate.

Ordinare la gestione del Corredo Urbano, mediante Linee Guida mirate. Queste risultano necessarie per un’azione partecipativa che veda interessati e responsabili i diversi Enti coinvolti nella cura dello spazio pubblico.

Coordinare le istituzioni in una sorta di “cabina di regia” operativa, che sia osservatorio permanente sul tema urbano e che possa interfacciarsi anche con i cittadini. Tale regia dovrà anche indirizzare e monitorare l’azione degli Enti coinvolti.

Ripensare la conclusione del percorso di sperimentazione con un’accurata analisi e sintesi dei risultati ottenuti.

Per verificare l’opportunità di tali scelte, sarà necessario sperimentarne la validità su un’area campione del tessuto urbano. L’area, scelta per la presenza di più criticità tipiche dello spazio pubblico -così come si sono presentate fino ad oggi-, sarà priva di particolari complessità architettoniche o monumentali.

Inoltre, una cabina di regia unica ed un maggior coordinamento permetterebbero di semplificare anche le operazioni di manutenzione straordinaria con una possibile centrale unica appaltante e una significativa riduzione dei costi.

Quindi il suggerimento per Roma è avviare un lavoro di mappatura storico urbanistica e di pianificazione insieme alle Università e agli ordini professionali, con il fine di creare un manuale operativo che possa essere utilizzato dall’amministrazione centrale e da quelle municipali. Una volta fatto questo sarebbe giusto condividere queste linee guida anche con la cittadinanza in modo che siano chiari la strategia e gli obiettivi e che il tutto venga recepito dai territori e diventi patrimonio comune.

Panchine, semafori, marciapiedi, aiuole sono tutti elementi che se messi insieme in un quadro generale possono fare la differenza nella percezione del paesaggio urbano da parte di cittadini e turisti e contribuiscono alla creazione dell’identità cittadina e territoriale.

Per saperne di più:

Manuale per l’Arredo Milano

Urban Care *

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